guaraldi editore

Laboratory for a new book economy

Genere:Psicologia/Psichiatria  anteprimaAnteprima
Autore:Cesare Padovani
Titolo:

La speranza handicappata

 

C'è l'errore di credere che tutta la popolazione operaia possieda virtualmente, come un'idea innata, la capacità di esprimersi in modo rivoluzionario; così vi è l'errore parallelo di pensare indiscriminatamente che la popolazione degli handicappati racchiuda in sé una ragione sempre autentica e inespressa, che è soffocata dalla « crudele » società.
Invece, sembra costantemente necessaria una educazione contrapposta alla cultura e alla pedagogia ufficiali, una controeducazione insomma che apra a tutta la popolazione degli svantaggiati gli sbocchi verso la presa di coscienza e la immediata organizzazione di controffensive.
Recenti proposte pedagogiche « alternative » sono state rivolte anche agli handicappati, agli spastici, oltreché alle classi sociali svantaggiate; si è sentita l'esigenza di rinnovare metodologie per offrire « a tutti » l'approdo alla consapevolezza sociale, e, negli ultimi anni, s'è fatto molto in questo senso; ma ancora non era stato espresso un profilo di pedagogia politica che, dal basso, dalla viva voce dell'emarginato e handicappato, proponesse un modo di imporre la propria presenza e di organizzare la conoscenza e la speranza.
Sembra quasi allora — come è detto nel testo — che la ontogenesi di questa crescita abbia preceduto la filogenesi della « razza » per darle maggior coraggio. Non è più allora lo studioso, dall'alto del suo vantaggio culturale e sociale, a indicare una via: è piuttosto uno spastico
che è « nato in parecchie città d'Italia » e che ha ricostruito la memoria del suo handicap per affrontare con molti altri la speranza di una organizzazione di lotta.
Le analogie col terzo mondo e con le classi degli sfruttati sono immediate: come loro e con loro soffriamo il furto continuo della colonizzazione materiale e ideologica del Capitale. Per questo la nostra lenta costruzione politica non deve concentrarsi sullo scandalo, che non farebbe
altro che aiutare il sistema a migliorarsi, come non promuove uno scandalo l'operaio che si accorge del furto del plusvalore; piuttosto dovremo riconoscerci nella lotta di tutto il mondo subalterno, del negro, dell'operaio, dello sfruttato, cosicché come un quarto mondo non
avvertiremo più la differenza tra gli svantaggi, come esistesse l'odore del negro e l'odore dello spastico, ma sentiremo in tanti l'odore di classe.

Pagine:

0

 
Rilegatura:

brossurato

 
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