guaraldi editore

Laboratory for a new book economy

 

                       PER IL COLLEZIONISTA

 

anteprima

Federico Fellini

La mia Rimini

 

A cura di Mario Guaraldi e Paolo Fabbri

 

È un libro che parte da lontano.  Renzo Renzi ne fece un capolavoro ai tempi in cui riuscì nell’impresa, per come si svolse l’accerchiamento, di indurre Federico Fellini ad accettare e a sottoscrivere La mia Rimini. Poi, Mario Guaraldi ne ha raccolto il bandolo, e il lascito, per riproporre la più amorevole, e ormai indissolubile, delle ricomposizioni. Alla quale ho dedicato qualche pagina introduttiva, e qualcuna di più in conclusione. Raramente ho visto rispettata a tal punto una vecchia regola dell’editoria come qui, nel caso di Guaraldi: non tornare su un libro per ricavarne una specie di calco, ma farlo rivivere aggiungendogli l’estro di una diversa leggibilità, senza voler prendere il posto di nessuno e di nulla...

 

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Roberto Valturio

Cofanetto "De Re Militari"

 

A cura di Franco Cardini e Paola Delbianco

 

In un'elegante confezione regalo il Confanetto include l'edizione facsimilare del "De Re Militari" con allegata cartella contente la versione digitale in DVD delle due editio princeps del 1472, veronese e riminese, del codice Urb. lat. 281 del 1462 conservato alla Vaticana e la traduzione in volgare di Paolo Ramusio del 1483 (ISBN 8880492780); nonché il volume di Sagggi critici a cura di Paola Delbianco con introduzione di Franco Cardini (ISBN 8880492799). 

 

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anteprima

 

TIRATURE LIMITATE E NUMERATE, DA COLLEZIONISTA!
L'avvento del digitale rende possibile non solo la distribuzione platenaria dei contenuti, ma anche il ritorno a edizioni cartacee di grande qualità formale in piccolissima tiratura (in qualche caso fuori commercio, con numerazione romana) riservata ad amici, estimatori e collezionisti, pur mantenendo prezzi normali! Questo genere di edizioni on demand privilegia dunque la formula della prenotazione della propria copia numerata ed eventualmente firmata dall'autore o dal curatore o dalla persona in cui onore è realizzata.

 

Copertina

Egon Molinari
Il silenzio in analisi

 

Egon Molinari ha fatto parte di quel ristretto gruppo di patriarchi che hanno dato vita alla psicoanalisi italiana, insieme a Weiss, Musatti, Servadio, Perrotti. Nacque a Trieste da genitori ebrei ungheresi, ma visse, successivamente, nei pressi di Vienna. Studiò diritto, economia e poi medicina. Come psicoanalista si formò con Cesare Musatti, con cui mantenne in seguito un intenso sodalizio sia amicale che scientifico.Molinari è stato il primo (e a lungo il solo) analista di Bologna, dove ha dato vita alla ricca e creativa discendenza degli psicoanalisti dell’Emilia-Romagna, e non solo, visto che numerosi colleghi della Toscana e del Veneto hanno fatto con lui l’analisi o la supervisione...


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Alfredo Speranza
La musica, l'amore & Rimini

Ma sai nenita, mi dice, la lunga mano bianca ad accarezzare con le dita affusolate la fronte pensosa, “nella mia lunga carriera d’inse-gnante ho avuto tanti allievi che sono stati i miei figli, mis niños”. E' così: ha sofferto per i loro problemi gioito per i loro successi, si è arrabbiato come una furia (una furia solo verbale) per le loro pigrizie i loro insuccessi. Ci sono stati quaderni lanciati per aria con una sequela di parole mezze italiane e mezze sud americane: ma questo ciclone improvviso, questo uragano poi si placava e tornava il maestro paziente, ironico, scherzoso che cercava e trovava la corda giusta per avere sempre di più dai suoi ragazzi...

 

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Copertina
Copertina Luigi Tonini
Papa Gregorio XII e Carlo Malatesti
o sia la cessazione dello scisma durato mezzo secolo nella Chiesa di Roma - Rimini, editio 2010

Pochi riminesi sanno quale ruolo rilevante abbia giocato la loro città nella dolorosa vicenda che ha visto la Chiesa di Roma dilaniata dai veleni dello scisma. Questa cospicua ricerca del Tonini, di ben 532 pagine, conservate presso la Biblioteca Gambalunga di Rimini con la segnatura SC-MS-1344, sviluppa in modo dettagliato quanto già trattato nei volumi iv e v della Storia di Rimini: ospitando a più riprese il Papa “legittimo”, la nostra città si è conquistata a buon diritto, in quegli anni difficili, il titolo di “capitale della cristianità”, come del resto era già stata nel 359 d.C. quando fu la sede del Concilo che espresse la condanna dell’eresia di Ario.


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Leandro Cutti
El canto del Màzaro. Lettera a un amico

 

Non è solo questione di dialetti: dietro, dentro al dialetto ci sono dei mondi, delle atmosfere, delle filosofie, delle culture, perfino dei paesaggi e delle meteorologie. Chi ha conosciuto e vissuto da dentro (noi psicoanalisti diciamo: "introiettato") più di un dialetto, più di un paesaggio, più di un mondo, non potrà semplificare del tutto la compresenza di quelle realtà nel proprio panorama interiore, nel proprio senso di sé. Il dialetto polesano, forse ricreato da Cutti in una versione un po' diversa da quella odierna, trova qui una potenza evocativa sorprendente: ci fa assaporare o intuire paesaggi nebbiosi e atmosfere sospese e quasi surreali; la magia di una pianuradi cui non si vede la fine e la ricchezza dei campi e del grande fiume lento. Stefano Bolognini

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Copertina
Copertina

Amos Piccini
Al Stòri ad Gisó

L’edizione fa parte della raffinata serie per collezionisti in tiratura limitata, denominata "Antiqua". Che lingua parlava Gesù? Certamente l'aramaico, lingua che gli ebrei avevano adottato ai tempi della deportazione a Babilonia e diffusa in tutto l’Oriente, sicuramente l’ebraico, lingua sacra letta nelle liturgie e spiegata alla gente, e quasi sicuramente anche il greco, per la posizione geografica di Nazareth. Certamente l'aramaico di Gesù aveva forti inflessioni galilee, un dialetto, insomma, tant’è che Pietro nonostante faccia di tutto per nascondersi quando Gesù è catturato, viene riconosciuto proprio per la lingua. «La tua parlata ti tradisce. Anche tu sei galileo»...


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Ardea Montebelli
Ma tu non dartene tormento

A sessant’anni di distanza dalla Shoah, ha la forza di tuffarsi senza salvagente nell’oceano senza fondo della più grande tragedia della storia ebraica. “Ardea accetta di porsi nella prospettiva degli ebrei perseguitati e di stare sotto il loro sguardo. La poetessa compie così la sua autocoscienza. Ma la sua verità non è mera autoreferenza, bensì apertura all’alterità divina e disponibilità/responsabilità verso coloro cui tale verità è destinata.Nelle parole intrise di spiritualità di “Ma tu non dartene tormento” avverto l'eco della riflessione colma di coraggio del pastore protestante Martin Stoehr: “Noi cristiani non potremo mai più lasciarci alle spalle Auschwitz, né potremo andare oltre Auschwitz da soli, ma soltanto in compagnia delle vittime.” dall’introduzione di Bruno Segre

 

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Copertina
Copertina Gianni Pettena
L'Anarchitetto

• Della presente edizione fac-similare sono stati tirati 450 esemplari in stampa digitale, di cui 50 numerati e firmati dall’Artista 
• Include la riproduzione fac-similare del volume L’anarchitetto (Guaraldi, 1973) e il fascicolo Gianni Pettena - Ritratto dell’anarchitetto da giovane di Stefano Pezzato
•  IL DVD E' FORNITO SOLO PER L'EDIZIONE LIMITATA FIRMATA E NUMERATA (Per informazioni in merito scrivere a info@guaraldi.it)
•  PER L'EDIZIONE NORMALE LE STESSE FUNZIONI DEL DVD SONO COMPRESE NEL PDF CHE VIENE INVIATO CONTESTUALMENTE ALL'ACQUISTO DELLA COPIA CARTACEA (CON PAGAMENTO TRAMITE CARTA DI CREDITO) O AL RICHIEDENTE DELLA SOLA VERSIONE DIGITALE. 


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